Prato, città amica dei bambini
Città amiche dei bambini e degli adolescenti
Cosa vuol dire "città amica"?
Una città amica dei bambini è una città impegnata nella piena attuazione della Convenzione sui Diritti dell'infanzia. Convenzione sui diritti dell’infanzia (169.92 KB)
Nella città amica , la partecipazione attiva e autonoma dei bambini alle scelte e ai progetti che li riguardano è considerata fondamentale per il cambiamento istituzionale, ambientale e culturale.
Attraverso la promozione della partecipazione dei bambini viene sviluppata l'idea di "città" come sistema aperto che riconosce visibilità e legittimità a tutti i suoi cittadini, in primo luogo ai bambini.
Il processo di costruzione di Una città amica richiede non soltanto impegni politici che vedono il coinvolgimento di diverse componenti amministrative ma anche la costituzione di una rete locale che coinvolga scuole, associazioni, gruppi, e cittadini a tutti i livelli della comunità in un sistema che ponga l'attenzione ad un nuovo rapporto fra bambino e ambiente urbano.
Per tradurre la convenzione in realtà, il documento programmatico di UNICEF “Costruire una Città amica delle bambine e dei bambini. Nove passi per l'azione” è una base di lavoro adatta a ogni esigenza locale.
"Costruire una Città amica delle bambine e dei bambini. Nove passi per l'azione" (1.24 MB)
I pilastri delle "città amiche"
Le fondamenta per la costruzione di una Città amica delle bambine e dei bambini sono i quattro principi basilari della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia:
Non discriminazione (articolo 2): una Città amica è amichevole e accogliente per tutti i bambini. Per questo è necessario [scuola] individuare e garantire un'attenzione particolare a ogni bambino che viene discriminato riguardo ai propri diritti. La discriminazione colpisce l'infanzia in molti modi differenti: bambini che vivono in strada, bambini disabili, bambini appartenenti a minoranze etniche o ad altri gruppi, bambini lavoratori.
Il superiore interesse dei bambini (articolo 3): una Città amica assicura che il superiore interesse dei bambini sia considerato prioritario in tutte le azioni che li riguardano. Molte azioni dei governi locali hanno effetti sulla vita dei bambini: tutti i dipartimenti e i vari livelli di governo devono essere consapevoli e sensibili dell'impatto delle politiche sull'infanzia.
Il diritto di ogni bambino alla vita e al pieno sviluppo (articolo 6): una Città amica si impegna ad assicurare la sopravvivenza [scuola] e il pieno sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale, psicologico e sociale dell'infanzia.
L'ascolto dei bambini e il rispetto delle loro opinioni (articolo 12): una Città amica osserva e ascolta i bambini e gli adolescenti. Promuove la loro partecipazione attiva in quanto cittadini e soggetti di diritti, assicurando loro la possibilità di esprimersi liberamente in "tutte le questioni che li riguardano" e facendo in modo che le loro opinioni siano seriamente prese in considerazione, dal governo, dai vicini, dalle scuole e dalle loro famiglie.
Cosa fa il Comune di Prato
Ha istituito l'osservatorio per i diritti dell'infanzia
Ha aperto il Punto Unicef presso l’Urp Multiente
Documenti istituzionali
Convenzione tra UNICEF e Ufficio Relazioni con il Pubblico di Comune, Provincia, Prefettura e Azienda USL 4 di Prato (31.65 KB)
Convenzione tra UNICEF e Comune di Prato (3.24 MB)
Città amica dei bambini - costituzione dell'osservatorio e atto di indirizzo - Delibera di Giunta 173 del 22.05.2014 (56.95 KB)
Testo integrale del progetto “Città amica dei bambini e degli adolescenti” - Un osservatorio per i diritti dell’infanzia sul territorio (44.14 KB)